Il French Press, o Cafetiere, è un metodo di estrazione del caffè inventato a metà Ottocento in Francia per preparare in maniera semplice e veloce un’infusione al caffè.
Per ottenerlo, si utilizza un contenitore in vetro con un coperchio dotato di filtro in acciaio che separa il caffè macinato dalla bevanda.
Ma quali sono le sue origini? E come realizzarlo in casa?
Le sue origini
Il caffè a pressione ha un gusto affascinante, che risveglia profumi e suggestioni che riportano alla Francia e alla sua pasticceria, con la quale questo caffè viene spesso abbinato.
Diffusosi a partire da metà Ottocento, oggi è particolarmente apprezzato da chi ama il caffè lungo e vuole avere la possibilità di sceglierne aroma ed intensità.
Oggi i materiali della caffettiera per fare questa bevanda sono cambiati ma la sua forma e struttura sono ancora simili a quelli di una volta. La prima versione di questa caffettiera era costituita da un recipiente cilindrico e da uno stantuffo che, all’estremità, presentava un filtro in stagno forato e dischi di flanella. Questo sistema di filtraggio fu brevettato in Francia nel 1852 da Meyer e Delforge, rispettivamente un orefice e un commerciante. Dopo ben cinquant’anni un italiano, Attilio Calimani, brevettò una versione più moderna, che venne poi perfezionata con vetro Pirex e filtro in rete metallica da un altro italiano, Bruno Cassol, e dalla celebre azienda Melior, con il modello Chambord.
Quale miscela di caffè scegliere?
Il primo interrogativo da porsi quando si vuole fare il French press con la caffettiera a stantuffo riguarda la giusta miscela di caffè. Gli esperti consigliano di optare per una macinatura abbastanza grossolana. In questo modo, l’acqua bollente riuscirà ad estrarre molto bene gli aromi e non si rischierà di occludere il filtro con della polvere fin troppo sottile. State attenti anche alle quantità di caffè: per non ottenere un infuso troppo amaro o troppo annacquato, avrete bisogno di circa 2 cucchiai e ½ per mezzo litro d’acqua!


Estrazione a Caldo
L’estrazione a caldo sfrutta l’alta temperatura dell’acqua per estrarre gli aromi dal macinato, compresi gli oli e i grassi tipici del caffè.
Procedete quindi con una macinatura grossolana e inseritela nel bicchiere, sul fondo. Nel frattempo, scaldate dell’acqua in un pentolino, fino a portarla ad ebollizione. Mi raccomando: aspettate qualche minuto prima di versarla nella caffetteria perché se troppo calda potrebbe bruciare il caffè che abbiamo già riposto sul fondo.
La temperatura ideale sarebbe tra i 92° e 96°. Una volta versata l’acqua, mescolate bene in modo che l’acqua cominci a legarsi con il caffè. Dopo aver mescolato, coprite la caffettiera con il coperchio mantenendo lo stantuffo alzato e lasciate riposare il caffè infuso, per circa 4 minuti.
Ora bisogna attendere che l’acqua calda estragga il caffè; con questo passaggio, potete decidere voi l’intensità della bevanda: più aspettate e più l’aroma sarà intenso.
Estrazione a freddo
Il metodo French Press consente inoltre di fare l’estrazione a freddo, che richiede ben 12 ore di infusione.
In pratica, le ore di infusione sostituiscono l’effetto dell’acqua calda e questo permette di ottenere un caffè dal gusto più dolce e delicato. Così facendo, anche i grassi e gli oli del caffè non saranno estratti dalla macinatura e risulterà meno aggressivo per lo stomaco. I passaggi sono come quelli dell’estrazione a caldo: si posiziona la macinatura nel bicchiere della caffettiera e a questo punto si versa dell’acqua a temperatura ambiente. Si mescola con un cucchiaio per mixare bene i grani con l’acqua e si copre con il coperchio con stantuffo. Se lo volete freddo, potete anche tenerlo nel frigorifero.
Dopo 12 ore, si preme lo stantuffo per filtrare il liquido e si versa il caffè in una tazza.
Buon French Press!